Il Bustese SPORT | 16 giugno 2025, 09:56

La società del presidente Vadalà celebra un’annata splendida con il saggio di fine stagione che ieri sera ha visto impegnati i 634 atleti tesserati. Grosso disagio però per il mancato funzionamento dell’impianto di areazione all’interno del palasport di viale Gabardi. Vadalà: «Chiamarlo disagio è poco»

Doveva essere solo una grande, immensa festa per celebrare un’altra stagione da incorniciare. E in gran parte lo è stata, con la pedana dell’E-Work Arena invasa dal talento e dall’entusiasmo dei 634 atleti della Pro Patria Bustese Ginnastica. Ma il saggio di fine anno, che nel tardo pomeriggio di ieri ha richiamato un palazzetto gremito di genitori, parenti e appassionati, è stato irrimediabilmente rovinato da un problema percepito dalle oltre duemila persone presenti all’interno dell’impianto di via Gabardi: un caldo torrido, reso insopportabile dal mancato funzionamento del sistema di ricircolo dell’aria.

A farsi portavoce del malcontento generale è lo stesso presidente della società sportiva, Andrea Vadalà: «Chiamarlo disagio forse è poco – esordisce il numero uno biancoblù, confermando le diverse lamentele arrivate da spettatori e famiglie – Il caldo era torrido. Se vedete qualche mia immagine, mi troverete con la camicia completamente sudata».

Un problema “annunciato” dalle finestre dell’ultimo anello degli spalti completamente aperte. «Ho notato che avevano spalancato tutti i finestroni dell’ultimo anello – prosegue Vadalà -, cosa che a memoria non ricordo negli anni passati.  Giovedì scorso mi era stato confermato che era tutto ok».

Una situazione inaccettabile, sulla quale Vadalà, a nome di tutta la società, si associa senza riserve alle proteste. «Non posso fare altro che associarmi a questa lamentela come presidente della società, oltre che come ex atleta e come spettatore.  Questo evento, patrocinato dal Comune ha però dei costi di gestione non indifferenti: dalla sicurezza alla logistica, fino alle pulizie». Un disagio condiviso anche dal vicesindaco Luca Folegani e gli altri assessori Alessandro Albani e Paola Reguzzoni.

Un intoppo che ha macchiato una giornata altrimenti perfetta, culmine di un’annata sportiva straordinaria, in cui spiccano il ritorno in Serie A1 con la squadra maschile di ginnastica artistica, il bronzo di Nicola Bartolini con la nazionale italiana agli Europei e il freschissimo titolo individuale Europeo di Riccardo Maino. Lo spettacolo offerto dai ginnasti è stato di altissimo livello. «Abbiamo schierato sulla pedana tutti i 634 atleti per la sfilata finale – racconta con orgoglio il presidente – Le esibizioni sono andate benissimo, con tre collettivi che sono stati il top a livello tecnico e coreografico: quello della Ritmica “gold” allenata da Eleonora Ferraiuolo, la “silver” di Irene Zeroli e Sabrina Ramella e l’artistica “silver” guidata da Antonella Minnella e Bruna Bianchi».

La serata è stata impreziosita dalla presenza delle stelle della società, con Xuen Bergamini che ha chiuso tutta la manifestazione con l’esercizio più spettacolare alla sbarra (proposto anche nelle gare nazionali), e Riccardo Maino, fresco di rientro dalla Turchia, che si è esibito alle parallele.