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BUSTO ARSIZIO – Arriveranno settimana prossima le maxi-travi della copertura del nuovo Palaginnastica di Beata Giuliana, i cui lavori di realizzazione stanno procedendo a pieno ritmo in via Minghetti. Uno step importante per uno dei cantieri più attesi tra quelli finanziati con i fondi europei del PNRR: l’opera è stata subappaltata alla Isol Sistem, azienda milanese che era già la capofila del pool di imprese che aveva provato a realizzare il Campus sportivo dopo aver raccolto il testimone dalla Noka Service di Stefano Perboni. L’operazione per montare il tetto costerà circa mezzo milione di euro, sugli oltre 10 milioni di spesa complessiva per la riconversione del mai compiuto “Palaghiaccio”.

Il cantiere

Il trasporto eccezionale delle travi verrà effettuato in piena notte, in quanto richiederà la chiusura delle strade attorno al cantiere per poter essere realizzato in sicurezza. Con la realizzazione della copertura il cantiere del Palaginnastica cambierà finalmente volto, dopo mesi di interventi sullo “scheletro” dell’ex Palaghiaccio, che sono andati dalla “scoperchiatura” della struttura esistente al taglio dei pilastri per adeguarli al nuovo progetto, fino alla posa di nuovi pilastri che sorreggeranno il tetto del palazzo dello sport. Il cantiere dovrà essere completato in poco più di un anno per rimanere nelle scadenze previste dal PNRR: sono infatti tre i milioni ottenuti dall’amministrazione comunale nell’ambito dei bandi del piano europeo Next Generation EU.

Il ritorno

La milanese Isol Sistem è stata chiamata dalla CGM, la ditta di Castellanza che si è aggiudicata l’appalto dell’opera di via Minghetti, per occuparsi della «realizzazione del pacchetto di copertura dell’edificio prefabbricato con tegole alari, del pacchetto di copertura della palestra di ginnastica con struttura in legno lamellare e dell’ingresso in travi metalliche». Si tratta di un subappalto dell’importo di 494mila euro. Non è il primo: il contratto firmato con il Comune prevede infatti quote dal 30 al 50%, a seconda delle tipologie di lavorazioni, da poter “girare” ad altre aziende.