07/08/24  Malpensa 24.

BUSTO ARSIZIO – Palaghiaccio addio per sempre, arriva davvero il palaginnastica. Il segnale della svolta, attesa da quasi quindici anni a Beata Giuliana, con l’entrata in azione della gru che sta smontando il tetto in legnodell’ex Palaghiaccio. È il primo atto concreto del maxi-progetto da oltre 10 milioni di euro – di cui tre finanziati dal PNRR – che farà sorgere l’agognata “casa” della Pro Patria Ginnastica sulle ceneri dello scheletro mai completato in via Minghetti.

Il cantiere

Sono iniziati in via Minghetti i lavori di smontaggio della copertura del mai compiuto palaghiaccio di Beata Giuliana. A quasi quindici anni ormai dallo stop al cantiere avviato dalla Provincia di Varese per realizzare la struttura destinata agli sport del ghiaccio, ecco che entrano finalmente nel vivo i lavori per trasformare lo “scheletro” in un palaginnastica. Il sindaco Emanuele Antonelli lo aveva annunciato prima della pausa estiva, e a fine luglio la sua giunta aveva dato il via libera al progetto esecutivo, predisposto dalla società di Castellanza C.G.M. Costruzioni, che si era aggiudicata l’appalto integrato. A giugno il cantiere era stato inaugurato alla presenza dell’autorità: dovrà essere completato entro il mese marzo del 2026 per centrare le scadenze del PNRR.

“Fa e disfà”

“Fa e disfà, l’è tütu un lauà” per dirla con la parlata dei bustocchi più in là con gli anni.Lo scempio del “Palagiasciu”, più volte finito nel mirino del Tarlisu nelle sue invettive carnevalesche, non sarà più come siamo abituati a vederlo da quando il cantiere passò dalla Provincia al Comune, con i soldi per terminare l’opera. Da allora i due clamorosi buchi nell’acqua del Campus sportivo – l’ultimo tentativo, targato Noka, sognava di essere protagonista alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 – e poi il definitivo abbandono del progetto del palaghiaccio per intraprendere la strada del palaginnastica, promesso alla Pro Patria Bustese Sportiva ormai quasi dieci anni fa per far uscire i ginnasti e le ginnaste dalla “cantina” del Palariosto.

Spreco…e riciclo?

Lo smontaggio delle maxi-volte in legno lamellare, che l’impresa appaltatrice conta in qualche modo di recuperare, serve per effettuare la sopraelevazione del tetto dell’impianto. Uno spreco inevitabile, dato che il “vecchio” Palaghiaccio aveva un’altezza incompatibile con le esigenze della ginnastica artistica, che sarà in futuro la disciplina regina in via Minghetti. Oltre agli spazi per la ginnastica – con il palazzetto che avrà una capienza di circa 500 posti a sedere per il pubblico – il progetto prevede anche la realizzazione di una palestra per la pallacanestro e la pallavolo al piano superiore.