
Mattarella a Parigi con gli azzurri. Bartolini a tavola con il Presidente (“un sogno”)
PARIGI – “Sto vivendo un sogno”. Le Olimpiadi si devono ancora aprire, ma Nicola Bartolini non ha dubbi. Il ginnasta della Pro Patria Bustese è tra gli atleti che ha avuto l’onore di pranzare con Sergio Mattarella nella visita che il Presidente della Repubblica ha dedicato al villaggio olimpico per incoraggiare gli azzurri. E Bartolini non stenta a trattenere il suo entusiasmo nelle dichiarazioni rilasciate al sito di Federginnastica.it.
La visita del Presidente
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Parigi per l’apertura dei Giochi olimpici 2024. Accompagnato dalla figlia Laura, il Capo dello Stato è stato accolto dall’ambasciatrice d’Italia a Parigi Emanuela D’Alessandro. Con lui sull’aereo ha viaggiato anche il portabandiera azzurro Gianmarco Tamberi. Mattarella ha raggiunto il villaggio olimpico per incontrare le atlete e gli atleti dell’Italia Team, accolto dal Presidente del Coni Giovanni Malagò e dal Segretario Generale e Capo Missione Carlo Mornati.
Bartolini a pranzo con Mattarella
Sergio Mattarella ha pranzato alla mensa del villaggio olimpico insieme agli azzurri (nella foto quirinale.it). Insieme agli atleti italiani c’era il ginnasta Nicola Bartolini, che così potrà vantare di aver mangiato allo stesso tavolo del Capo dello Stato.
Il sogno olimpico di Nicola Bartolini
Passare dai pranzi con lo staff della ginnastica in via Ovada a quello con Mattarella al villaggio è abbastanza surreale. Qui è tutto speciale. Al settimo piano abbiamo una sala giochi con pingpong, biliardino e play station. Ma la cosa più importante è il caffè espresso all’italiana, che è secondo solo alla moka di Salvatore Scintu. Ero già stato in un villaggio multisport agli European Games di Baku nel 2015, ma qui è una cosa completamene diversa. Intanto c’è tutto il mondo e poi sono passati quasi dieci anni, sono cresciuto e me la vivo in maniera più adulta. Mi sento bene. Ieri ho provato le mie cose soprattutto al corpo libero, ed è andato tutto liscio. Di solito i “podium training” non sono mai perfetti, però dopo quello che ho passato negli ultimi anni tutto mi sembra incredibilmente più leggero.